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mercoledì 31 ottobre 2007

I Nove gradini dell'Autostima

La vera autostima è inseparabile dall’autorealizzazione, che è un diritto umano inalienabile.Per di più, la tua relazione con te stesso non esiste all’interno di un vuoto ma, piuttosto, è profondamente connessa alla tua relazione con tutta l’umanità.Osserverai, quindi, che questi nove gradini consistono di quattro coppie di gradini, più un gradino di completamento. Ogni gradino descrive un’attitudine prima verso te stesso e poi, per estensione, verso gli altri.Infine la tua autostima non è semplicemente il fondamento per il successo personale, che naturalmente è importante, ma, avendo raggiunto le tue mete personali, la tua realizzazione si estende in un atto di devozione verso Dio e quindi di supremo amore per il mondo.
Gradino 1: Autoaccettazione
Gradino 2: Tolleranza
Gradino 3: Guarigione
Gradino 4: Sostegno
Gradino 5: Un immagine positiva di sé stessi
Gradino 6: Riconoscimento
Gradino 7: La tua terra sacra
Gradino 8: Relazionarsi col divino negli altri
Gradino 9: Umiltà
AUTOACCETTAZIONE
Accettare te stesso è onorare l’essere che tu sei ed il viaggio che stai intraprendendo. Non significa sottometterti alla vita rimanendo lo stesso. Al contrario, l’autoccettazione implica rispettare te stesso, amarti e impegnarti verso l’automiglioramento.L’errore che molte persone fanno è che odiano se stesse e poi cercano di cambiare.La ripugnanza di se stessi impedisce il miglioramento, agendo col respingere proprio le cose che tu vuoi attrarre.L’autoaccettazione, d’altra parte, accelera il cambiamento perché il rispetto per te stesso ti magnetizza per attrarre quello che desideri. Quando accetti te stesso, tu dici: “mi amo così tanto che voglio realizzare tutto il mio potenziale.”
Compito per casa.
Fai una lista di tutte le cose che non accetti di te stesso. Quindi scrivi l’affermazione, “io perdono me stesso completamente” settanta volte al giorno per sette giorni.
TOLLERANZA
Una volta che accetti te stesso puoi estendere questa gentilezza ad altri. Come disse Gesù, “ama il tuo prossimo come te stesso”. Sii tollerante non soltanto con i tuoi vicini, ma anche con chi ti è completamente estraneo. Essere tollerante non significa che tu devi essere d’accordo con tutto quello che ognuno pensa, sente o fà.Quello che significa è che tu sei sicuro a sufficienza delle tue proprie convinzioni e sentimenti, e valuti che non sei minacciato dalle diversità. Solitamente ciò a cui sei intollerante negli altri è irrisolto in te.Per esempio il fumatore che ha smesso e che disapprova tutti gli altri fumatori perché segretamente vuole ancora una sigaretta.Man mano che ti evolvi, tuttavia, invece di pensare che ognuno dovrebbe essere proprio come te, segno di spiritualità immatura, realizzi che la diversità è parte della creazione di Dio.Diventi ancora più tollerante quando realizzi che siamo tutti perfetti eppure parti imperfette della creazione. Cominci col celebrare le differenze piuttosto che confrontarle – differenze nella tua famiglia, nelle tue relazioni intime, nelle tue amicizie, nelle tue relazioni d’affari, e nel mondo.Anche quando le persone hanno seri problemi, invece di giudicarle diventi compassionevole. Ciò di cui il nostro pianeta ha bisogno proprio adesso è un infinito flusso di tolleranza e compassione.
Compito per casa.
Fai una lista di tutte le persone con cui sei stato intollerante. Dopo ogni nome, annota (1) per che cosa lo stai giudicando e,(2) di cosa hai paura nel diventare tollerante verso quella persona.Dopo aver fatto questo chiudi gli occhi, visualizza la persona ed immagina un sentimento di compassione emanarsi dal tuo cuore ed abbracciare lui/lei.
GUARIGIONE
Questo gradino comporta il guarire dal danno fatto al tuo senso del sé mentre si stava sviluppando. Dal tempo in cui eri nell’utero fino alla tua nascita, dalla tua infanzia alla tua fanciullezza ed adolescenza, hai sofferto una varietà di shock e traumi per la tua anima che è rimasta bloccata in quegli episodi nel tempo.Il tuo corpo ha continuato a svilupparsi, ma emozionalmente sei rimasto bloccato.Siamo tutti in un percorso di guarigione in questa vita e ci sono molte tecniche per assisterci lungo il cammino. Ognuna di loro ha un valore. Personalmente io suggerisco il rebirthing come una forma rapida di guarigione che, benché non faccia riparazioni veloci, può assisterti nell’accedere alle memorie cellulari e recuperare i tasselli perduti del tuo cuore e della tua anima.
Compito per casa.
Lascia che ti aiuti a trovare un rebirther vicino a te. Se possibile ne dovresti intervistare tre o quattro prima di decidere quale scegliere. Sii sicuro che lei o lui abbia(1) attraversato personalmente il processo di rinascita;(2) ricevuto un appropriato insegnamento ed addestramento;(3) dato rebirthing ad almeno dieci persone per dieci volte ciascuna;(4) buona energia.Quando hai fiducia di aver trovato la persona giusta, schedula dieci sedute.Quando le hai completate fai lo stesso con un rebirther di sesso opposto.
SOSTEGNO
Estendi la tua guarigione sostenendo gli altri. Imparare come sostenere gli altri è una lezione principale nella vita. Il sostegno può essere emotivo, finanziario, fisico, mentale o spirituale. Non importa quale tipo di sostegno ti venga offerta l’opportunità di dare, fornire aiuto ti ritorna sempre moltiplicato fintanto che venga dato liberamente, cioè senza vincoli connessi. Ognuno ama essere sostenuto a modo suo. Per una persona può essere sufficiente dirgli “Ti sostengo”. Un’altra persona vuole un sostegno più pratico. Alcune persone, poiché sono state ferite dalle persone che le hanno sostenute in passato - come la loro équipe del parto od i loro genitori quando erano bambini - non hanno fiducia nel sostegno. Certe volte devi pregare per queste persone a distanza. Se qualcuno chiede il tuo sostegno è sempre una buona idea chiedergli: “Come posso sostenerti?”. In questo modo la persona che riceve il sostegno è responsabile dell’aiuto che gli stai dando ed eviti il problema di imporre la tua idea di sostegno ad una persona che ami.
Compito per casa.
Chiedi a tre persone come puoi dar loro sostegno. Fai come loro chiedono e fallo con la gioia nel cuore. Pensa a tre altre persone che sono troppo lontane da sostenere direttamente. Intuitivamente pensa su cosa necessitano di essere sostenute. Prega per ognuna di loro senza vincoli connessi e con gioia nel tuo cuore. Una buona preghiera è la seguente: “Caro Dio, aiuta questa persona che io amo così tanto facendo questa piccola cosa”. Quindi dì il nome della persona e fai la tua specifica richiesta. Dopo questo dì: “Ti prego, caro Dio, fai che questo o qualcosa di meglio succeda per il bene di tutti gli interessati. Che la tua volontà sia fatta! Grazie”.
RICONOSCIMENTO
Estendi la tua immagine positiva di te stesso agli altri, focalizzando su quello che ti piace di loro. Diventa bravo nel dare riconoscimenti alle persone. Dì ai tuoi bambini, ai tuoi genitori, al tuo compagno, ai tuoi fratelli e sorelle, ai tuoi collaboratori quello che ti piace di loro. Allena la tua mente a vedere le buone qualità negli altri. Spesso giudichiamo gli altri automaticamente perché abbiamo paura che loro possano giudicarci.Non aspettarti l’attacco. Lascia andare il tuo bisogno compulsivo di difenderti e vedere gli altri sbagliati. Valorizza gli altri. Lascia che sappiano che vedi il buono in loro. Naturalmente il dare riconoscimenti agli altri non deve sostituire la loro autovalorizzazione, ma il potere delle parole d’amore non dovrebbe mai essere sottostimato. Non è mai troppo presto per raccontare ad un bambino delle cose buone su di lui. Anche quando è nel grembo puoi cominciare questa stimolazione prenatale positiva. Sii sicuro, quando dai riconoscimento agli altri, che tu stia facendo questo liberamente, senza aspettarti nessun ritorno. La gioia di dare riconoscimenti agli altri è che il tuo cuore si espande in quel momento. Il ritorno futuro è irrilevante.
Compito per casa.
Chiama qualcuno che ti stia a cuore al telefono. Dagli riconoscimenti per qualunque cosa tu apprezzi di lui/lei. Scrivi a qualcun altro una lettera o una e-mail, comunicando solo pensieri e sentimenti positivi riguardo la persona. Visualizza una terza persona, forse qualcuno che è morto, e vedi te stesso che dà riconoscimenti a lui/lei nello stesso modo.La prossima volta che ti trovi con una persona completamente estranea pensa a qualcosa di positivo da dirle e diglielo.
UN’IMMAGINE POSITIVA DI SE STESSI
Crea un’immagine positiva di te stesso. Per quanto i tuoi pensieri non possano controllare ogni cosa nella tua vita, certamente influenzano i tuoi sentimenti riguardo te stesso e gli altri. Comincia a rovesciare il condizionamento negativo focalizzando sul positivo. Puoi scrivere affermazioni positive riguardo te stesso, come “Sono il numero uno nella mia vita”, “Sono una persona importante”, “Sono abbastanza bravo per me e chiunque altro”, “Sono un individuo che ha talento”, “Sono posseduto dall’intelligenza divina”, “Sono radioso e magnifico” e “Io sono una persona di successo!”. Questi pensieri generano un’energia trasformazionale. Scrivili ognuno venti volte al giorno per venti giorni. Puoi anche attaccarli in giro per casa o nel tuo ufficio.. Ripetili a te stesso a voce alta davanti ad uno specchio. Non vergognarti di fronte alla tua magnificenza. Puoi essere più abituato al criticismo e alla disapprovazione che all’amore per te stesso. E’ ora che tu abbandoni il tuo giudice interiore e lo sostituisca con il valorizzare te stesso. Fin quando tu non ti dai valore dall’interno, il darti valore da parte degli altri non significherà molto. Inoltre è l’opinione che hai di te stesso che conta di più.
Compito per casa.
Scrivi a te stesso una lettera d’amore. Mettici dentro qualunque cosa sia meraviglioso riguardo a te, qualunque cosa vorresti che gli altri vedessero in te, tutti i doni che Dio ti ha concesso, e qualunque cosa bella desideri che i tuoi genitori ti avessero detto quando eri un bambino. Spediscila. Quando la ricevi leggila a voce alta. Quindi redigi una risposta nella quale rispondi alla lettera d’amore con la parte critica della tua mente. Continua a scrivere avanti e indietro fino a quando la parte amorevole della tua mente sopraffà la parte critica, cioè finchè il tuo tribunale interiore non si aggiorna.
LA TUA TERRA SACRA
Nello sviluppare un alto sentimento di autostima devi andare definitivamente oltre i pensieri che hai riguardo a te stesso, verso un’esperienza diretta della tua essenza, la tua terra sacra.Un’immagine positiva di te stesso ti condurrà solo fin qui perché, in effetti, pur avendo sostituito con successo un immagine negativa di te stesso con il suo opposto , stai ancora vivendo nelle immagini della tua mente.Tu sei più della tua mente. Tu sei più dei tuoi pensieri su te stesso.In realtà tu sei una parte di Dio che vive in te e che allo stesso tempo ti contiene. Una volta avuta un’esperienza diretta della tua natura divina sei cambiato per sempre. Dov’è Dio se non in te? In paradiso? Lontano? Come potrebbe Dio creare una Creazione e non essere parte di essa? Dio esiste dovunque in ogni cosa e in ognuno. Qualche volta puoi vedere i segni di una sacra presenza in un arcobaleno o in un tramonto, in un fiore o negli occhi di un bambino. Altre volte ne puoi vedere la testimonianza in una persona santa – un santo, un guru. O in un luogo sacro – una chiesa, un monastero, una montagna, un mare. Ma di solito l’ultimo posto in cui una persona trova Dio è in se stesso. Anche tu racchiudi la sacra terra che collega anche te al sacro illimitato spazio di Dio.Scoprire e sperimentare il tuo spirito essenziale è il salto verso la scoperta di te stesso.
Compito per casa.
Passiamo ad una ricerca intuitiva. Prendi tre giorni della tua vita e vai in un posto incontaminato. Non portare nessuna distrazione con te, nessuna radio, walkman, libri, cellulare. Sii solo nella natura e prendi cura dei tuoi soli bisogni di base. Se la natura incontaminata è troppo ardua per te, puoi restare da solo in una capanna per 72 ore. Ma mantieni il proposito di trascorrere un periodo quieto e sereno, senza informazioni o distrazioni. Siediti su una roccia, in cima a una montagna, vicino a un fiume, sotto un albero particolare. Semplicemente aspetta, ascolta, respira. Sii aperto a un’esperienza della tua sacra connessione. Focalizza sui tuoi sentimenti. Permetti al tuo cuore di aprirsi. Ascolta la musica che ti circonda. Ricevi le informazioni attraverso tutti e cinque i tuoi sensi. Essi possono essere la finestra sul Dio interiore. Se nulla succede così sia. Ridi di te stesso e ricomincia.
RELAZIONARSI AL DIVINO NEGLI ALTRI
Guarda oltre le menti degli altri nelle loro menti. Spesso siamo accecati dalle opinioni delle altre persone, giudizi e loro aspettative. Non farti ingannare dalla bassa autostima degli altri. Anche loro sono parti di Dio. Pensare che tu sei parte di Dio più di chiunque altro è terribilmente arrogante e sicuramente scorretto. Dio non dispensa Se stesso all’umanità in modo non uniforme. Lo spirito è il grande comune denominatore che ci collega tutti in un’unica rete interconnessa. E’ l’internet cosmico. Così, quando ti relazioni con gli altri, parla dal Dio che è in te al Dio che è in loro, non dal tuo ego al loro. Vedi se riesci veramente a sperimentare la loro divinità. La puoi osservare nella luce dei loro occhi. Forse nel loro sorriso, la loro risata, il loro respiro. Lascia i tuoi sensi aprirsi una volta di più alla sacra terra in un altro. Non devi neanche dir nulla a voce alta riguardo a questo. Può essere qualcosa di invisibile che stai facendo nelle tue relazioni. Ricorda questo: da solo sei solo una scintilla di luce divina. Ma più vedi le scintille degli altri, più la tua luce cresce. Una luce è una candela di speranza, ma molte luci unite nell’amore sono una forza su cui si può contare.
Compito per casa.
Pensa a qualcuno con cui sei in conflitto. La prossima volta che ti trovi con questa persona cerca di rimanere in pace e quieto il più possibile. Lascia che la persona esprima se stessa ed evita la tentazione di reagire. Invece di sentirti attaccato prova a percepire il Dio oltre le parole. Vedi se riesci a sentire una presenza divina in questa persona. Cerca la scintilla negli occhi, o il calore nella pelle. Se non puoi trovarla percepisci l’anima ferita nel cuore della persona. Quando ti impegni in una conversazione relazionati allo spirito, la terra sacra sulla quale si basa la personalità. Se non puoi far questo di persona, cerca di visualizzarlo prima che tu sia in presenza della persona stessa.
UMILTA’
L’umiltà è spesso malcompresa. Non significa che tu non sei nulla e Dio è tutto. Come può Dio creare qualcuno che sia insignificante, privo di importanza o senza valore? La vera umiltà è sentirsi umiliati dalla propria magnificenza, così come dalla meraviglia e dal rispetto di tutto il creato.Ti senti umiliato perché sei profondamente grato per questa vita miracolosa, questo dono sbalorditivo che ti è stato dato, così come per questa divina opportunità di sperimentare il paradiso su questa terra. Inoltre, motivato dall’amore per te stesso e da quello per l’umanità – e osservando che alla fine non c’è nessuna separazione tra il tuo vero interesse personale e quello degli altri – la tua umiltà si manifesta nel servizio.Comprendi la sorprendente autostima di persone come Madre Teresa e Gandhi che, benchè sembrassero avere poca cura per loro stessi, avevano una così forte percezione di sé, del loro scopo e dell’amore che non ci fu nessun problema nel donare completamente se stessi per servire questo mondo. L’umiltà ti porta fuori dall’egotismo spirituale e ti dà la saggezza terrena di cui hai bisogno per autorealizzarti in un modo di contraddizioni divine. Sii umile. Sii forte. Impara a ridere di più. Piangi quando ne hai bisogno. Servi gli altri quando te ne viene data l’occasione.
Compito per casa.
Ogni notte, quando chiudi gli occhi, di a te stesso sette volte “Lode a Dio”. Ogni mattina, quando ti risvegli, fai sette respiri contando fino a sette ad ogni inspirazione ed ancora ad ogni espirazione. Quando hai terminato dì a te stesso: “Ti ringrazio, Dio, per aver fatto tornare la mia anima errante al mio corpo, per un altro splendido giorno!”.

BOB MANDEL

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